Ho appena finito di leggere Educazione Padana. È un libro molto bello, piacevole da leggere per la scrittura fluida, per le descrizioni dettagliate che ti permettono di immergerti in quei luoghi, di ‘vederli’. Ma non solo, è perfettamente adeguato ai tempi che stiamo vivendo e fa riflettere. Consigliatissimo!
Elisabetta
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Il romanzo è appassionante e ben scritto, ma soprattutto attuale. Riflette tutta l’intelligenza dell’autore, la sua capacità di lettura del presente, il suo scomodo talento nell’individuare i rischi a cui andiamo incontro a causa della deriva d’egoismo e razzismo che ultimamente mi rende l’Italia quasi irriconoscibile. Raccomando sinceramente questa lettura ad amici e conoscenti: non ve ne pentirete. Acquistandolo sul sito qui sotto otterrete immediatamente il file del romanzo completo. È anche possibile leggere gratuitamente i primi capitoli come anteprima.
Effetti collaterali: può aggravare l’inclinazione alla ribellione e all’attivismo
Chiara
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Mi mancano gli ultimi capitoli, ma ho deciso di scriverti adesso perché questo romanzo, al di là dei sentimenti che scatenerà in me il finale, è speciale.
Dopo i primi capitoli, la tua narrativa è fluida al punto giusto. Riesci cioè a farmi immaginare perfettamente tutto ciò che è descritto: i luoghi (penso a Gianluigi che osserva la campagna intorno a lui) con una precisione “manzoniana”, gli stati d’animo, le angosce e le speranze.
Concepire una “storia” così lontana e, al contempo, così tremendamente possibile non è da tutti. Il tuo non è semplicemente un romanzo di descrizione “sociale” ma anche di stimolo. Invita a mettersi in gioco, ad attivarsi e portare avanti quei sogni tanto ben descritti. E’ sicuramente indirizzato a tutti quei trentenni delusi che hanno voglia di far qualcosa. Ha però intercettato perfettamente lo stato d’animo di un ultraquarantenne “ansioso” di recuperare il tempo perduto.
Giorgio
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Visionando i primi capitoli di questo bel romanzo, ambientato in un futuro alquanto prossimo in cui non è che sia cambiato poi molto dai nostri giorni, penso che tutto ciò che vi è scritto al suo interno, fra quelle pagine, corrisponda, con le dovute eccezioni, ovviamente, a tutto ciò che sta, che è accaduto e che, purtroppo, spero di no… ma accadrà nel nostro paese.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.
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La storia è molto interessante per due motivi: l’aderenza al periodo storico presente, che la rende un mezzo di sensibilizzazione alla riflessione ben riuscito, un invito a rivedere il proprio punto di vista, qualsiasi esso sia; il triplice protagonismo e di conseguenza la narrazione attraverso tre punti di vista molto diversi e molto peculiari, che ci forniscono una visione generale estremamente dettagliata e sfaccettata, nessun aspetto viene dimenticato. I personaggi sono tutti molto credibili e coerenti, e il loro alternarsi rende la lettura più dinamica e mai noiosa; particolarmente apprezzabile è il personaggio di Camilla, nella quale è facile riconoscersi per molti lettori provenienti dalla generazione della stessa, e non solo.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.
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La visione di una Lombardia in un tempo diverso è molto interessante. Una realtà parallela caratterizzata da sfumature che in un certo modo si rifanno a ciò che è attuale. L’alternanza degli eventi narrati in contesti temporali differenti rendono interessante la storia. Poco per volta si cerca di comprendere i personaggi, come vivono in quel momento, il loro relazionarsi con gli altri. Il tutto spezzato da dialoghi diretti, che rendono più vivo il tutto. Si ha una visione quasi completa, senza tuttavia comprenderne appieno ogni singola sfumatura. Il lettore è portato a continuare nella lettura, captando anche i più piccoli segnali sparsi tra le righe. La scrittura è lineare e fluida.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.
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Se mi dovessi basare unicamente dall’incipit che ho letto dico che è un racconto ben scritto, molto interessante, è creato un velo di curiosità che invoglia il lettore a proseguire la lettura. I tre personaggio protagonisti sono subito ben inquadrati nel loro ambiente e nel secondo capitolo è anche ben presentata la questione dell’autonomia. Ciò che ho letto nel piano dell’opera non mi è invece piaciuto per niente. A mio parere si ha a che fare con una trama pessima, per non dire orribile, certo si prende come esempio un fatto attuale per crearne una storia inventata, ma lo scrittore è chiaramente di parte. Egli fornisce al lettore una versione assolutamente distopica della situazione stando bene attento ad eliminare le parti che smonterebbero il suo pensiero. Molto probabilmente il testo è stato scritto durante la campagna di propaganda per il referendum dell’autonomia della Regione Lombardia, una chiara opera di contro propaganda che mi pare a questo punto totalmente inadeguata. Apprezzo il tentativo, come ho detto in precedenza, di prendere spunto su fatti e luoghi reali, ma qui assolutamente non ci siamo; questo racconto, dal mio punto di vista scritto da una persona del sud cioè esterna alla vicenda o da chi proprio non ne sa nulla, rischia di diventare una racconto forse piacevole di lettura, ma totalmente sgradevole per il suo contenuto.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.
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“Educazione padana” è uno scritto che – ispirandosi a delle istanze politiche che realmente potrebbero avverarsi – racconta le vicende di alcuni personaggi calati in un quadro storico ben preciso. Ci troviamo in un futuro non troppo lontano, e a breve la Lombardia diventerà Repubblica Popolare Lombarda, proclamando la sua tanta agognata indipendenza dal resto d’Italia. I protagonisti della storia sono Blessing (professione infermiera), Gianluigi (sindaco di Novembrate) e Camilla (giovane orientalista che vive viaggiando per il mondo). La “sorpresa” iniziale riguarda Blessing, della quale l’origine africana si scopre non subito ma dopo qualche pagina dall’inizio. Alla vita già difficile che la ragazza e la sua famiglia sono stati costretti ad affrontare a causa della morte del padre, si aggiunge la frustrazione della madre della ragazza che da tempo accarezza il sogno di tornare in Africa. Gianluigi, coinvolto in dinamiche di partito che in questa prima fase lo vedono viaggiare dalla Lombardia a Roma, spetterà il non facile compito di contribuire alla crescita politica della sua regione e purtroppo le cose non andranno come avrebbe sperato. La terza protagonista è Camilla, una ragazza che per studio e lavoro ha cambiato diverse città e diverse case. Stessa sorte condivide il fidanzato Marek e i due vivono liberi dalle “costrizioni” quasi imposte da quello che potrebbe essere un rapporto canonico vissuto nella stessa città e nella stessa casa. Proprio quando Camilla, orientalista, potrebbe raggiungere il ragazzo a Roma decide di accettare un nuovo lavoro che da Barcellona la porterà ad Istanbul. I personaggi sono ben delineati, ognuno ha una sua personalità precisa e una vita che cammina in binari già decisi. È una storia che, personalmente, mi piacerebbe leggere finita.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.
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La trama appare interessante, un viaggio nelle conseguenze che potrebbe portare un’eventuale indipendenza lombarda ai personaggi al centro di tale vicenda. L’autore mostra una certa coscienza politica che ha saputo ben esprimere e centellinare tra le righe del testo. I passaggi a carattere politico, infatti, che potrebbero risultare noiosi per alcuni, sono invece interessanti. L’autore mostra uno stile personale accattivante e le descrizioni sono molto ben fatte, in particolare quelle dei luoghi e dei sentimenti dei personaggi. La lettura procede in modo fluido, con un ritmo che ti coinvolge. Molto bella la parte relativa a Cristoforo Colombo. Complimenti all’autore.
Recensione anonima, scritta da uno scrittore-lettore che ha valutato i primi tre capitoli del romanzo nell’ambito di un concorso letterario.